Holi è una tra le festività induiste più importanti e divertenti dell’India che richiama migliaia di visitatori. È il festival dei colori dove le strade si riempiono di polveri colorate e di un’atmosfera gioiosa e festosa, con musica, danze e risate.
In questo articolo, oltre a raccontarti il significato e le leggende legate all’Holi, vogliamo però parlarti anche di un aspetto che non viene abbastanza messo in evidenza, cioè di come possa rapidamente trasformarsi in un’esperienza poco piacevole se non si parte informati e consapevoli. Per questo abbiamo preparato dei consigli per festeggiare in sicurezza.
Significato dell’Holi
È una festività molto antica che ha le sue origini nel rapporto dell’uomo con i campi e la natura. Il significato dell’Holi infatti è la celebrazione della fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, della vittoria del bene sul male ed è una festa in cui si propizia l’abbondanza del nuovo raccolto.
L’importanza sociale
Holi non è solo un momento gioioso e spensierato, ma ha anche un’importante funzione sociale. Durante i festeggiamenti le barriere sociali vengono abbattute, le persone di diverse caste, religioni, età, genere e status si uniscono per festeggiare nel tradizionale gioco dei colori.
Celebrando un nuovo inizio e la vittoria del bene è anche un momento di rinascita personale, in cui ci si impegna a mettere fine ai conflitti personali, a perdonare, a chiudere i propri debiti e impegnarsi a non ripetere gli errori del passato. Alla sera, dopo i festeggiamenti, le persone visitano amici e parenti scambiandosi auguri, regali e dolci, e rinforzando così i legami e le relazioni sociali.
Quando si festeggia Holi in India
Holi festival si celebra il giorno di Phalguna Purnima, cioè il giorno di luna piena del mese lunare di Phalguna, che solitamente cade a marzo.
Nella maggior parte dei posti viene celebrato in due giorni: il primo in cui vengono accese delle pire dopo il tramonto e il secondo in cui si lanciano i colori. Fai attenzione però quando pianifichi il viaggio perché in ogni stato indiano si celebra in modi e tempi diversi. Ad esempio a Mathura e Vrindavan si celebra una settimana prima e i festeggiamenti durano più di due giorni.
Inoltre il giorno preciso in cui si svolgono i famosi giochi con i colori viene spesso deciso all’ultimo minuto da sacerdoti e municipalità, quindi rimani sempre in contatto con i local e prevedi di passare almeno un paio di giorni dove vorresti festeggiare per avere un po’ di flessibilità.
Origine dell’Holi: le leggende
Come sempre, in un paese vario e grande come l’India, per ogni argomento esistono tantissime leggende e mille varianti, e l’Holi non fa eccezione. Di seguito ti presentiamo le tre principali che fanno riferimento ad importanti episodi della mitologia induista. Le potrai sentire in mille varianti, ma le parte centrale rimane la stessa.
L’amore tra Krishna e Radha: l’origine del lancio dei colori
Forse le leggende più importanti, soprattutto per l’India del Nord, sono legate al dio Krishna, ottava manifestazione del dio Vishnu. Quando Krishna era ancora in fasce, suo zio malvagio Kamsa, a cui era stata predetta la propria morte per mano di Krishna, inviò la demonessa Pootana ad ucciderlo. Lei si presentò in forma di una bellissima nutrice e offrì il suo latte a Krishna. Il latte in realtà era avvelenato, ma grazie alla sua natura divina Krishna non solo non morì, ma continuò a succhiare il latte fino ad uccidere Pootana. Secondo la tradizione l’episodio avvenne proprio la notte prima dell’Holi e rimarca la vittoria del bene sul male e la fine dell’inverno e dell’oscurità.
Tuttavia quando Krishna bevve il latte avvelenato la sua pelle diventò blu scuro. Quando anni dopo si innamorò della bellissima Radha, vergognandosi della sua pelle blu scuro paragonata alla carnagione chiara della fanciulla, chiese consiglio a sua madre Yashoda. Lei gli consigliò allora di colorare la pelle della ragazza del colore che voleva. Krishna in modo giocoso lo fece, annullando così le loro differenze, le dichiarò il suo amore e lei si innamorò a sua volta. In ricordo di questo episodio si è così diffusa nel tempo la tradizione di giocare con i colori ogni primavera per commemorare l’amore tra Krishna e Radha.
Questa è una delle tante leggende a cui si attribuisce l’origine del lancio dei colori ed esistono tantissime rappresentazioni antiche del gioco con i colori tra Krishna, Radha e le sue compagne (gopi).
La leggenda di Holika: l’origine del nome Holi e l’Holika Dahan
Esisteva un tempo un re demone di nome Hiranyakashipu che aveva ricevuto dal dio Brahma dei doni che credeva lo rendessero immortale. Preso dall’orgoglio ordinò ai suoi sudditi di adorarlo come un dio, ma tra tutti proprio suo figlio Prahlad, fedele seguace di Vishnu, si rifiutò. Il re cercò di fargli cambiare idea in ogni modo senza successo ed infine chiese alla propria sorella, la demonessa Holika, di ucciderlo.
Nei loro piani Holika avrebbe dovuto sedersi al centro di una pira con Prahlad in grembo in modo da bruciarlo vivo, mentre lei si sarebbe salvata grazie al suo mantello che le assicurava l’invulnerabilità al fuoco. Tuttavia per intercessione di Vishnu il mantello salvò Prahlad, mentre Holika morì bruciata. Più tardi anche il re Hiranyakashipu fu ucciso da Vishnu nella forma di Narashima (metà uomo e metà leone).
Questo episodio di Holika segna la vittoria del bene sul male e viene celebrato in molte parti dell’India la notte prima dell’Holi con l’Holika Dahan (ossia il rogo di Holika) allestendo pire di legno lungo le strade e bruciando immagini o statue della demonessa. Le ceneri rimanenti sono considerate sacre e vengono usate per benedire le persone in segno di purificazione.
Il sacrificio di Kama
L’ultima leggenda sull’origine dell’Holi è molto popolare nell’India del sud e riguarda gli dei Shiva e Kama, dio dell’amore e della passione. A quel tempo Shiva, a causa della morte di sua moglie Sati, si era ritirato in profonda meditazione distaccandosi dalle questioni terrene. Poiché trascurava i suoi compiti però, il mondo rischiava di cadere nel caos a causa di un demone, così la dea Parvati (incarnazione di Sati) che aveva per lungo tempo provato ad attirare l’attenzione di Shiva chiese aiuto a Kama. Lui scoccò una freccia verso Shiva, che svegliatosi lo incenerì con il terzo occhio per la collera.
L’espediente però funzionò, poiché Shiva tornò alle questioni terrene, si innamorò di Parvati e si ristabilì l’ordine nel mondo. Secondo alcune tradizioni la morte di Kama è avvenuta durante l’Holi e in India del sud Kama viene venerato per il suo sacrificio bruciando pire la notte precedente all’Holi, chiamata Kama Dahanam.
Aspettative vs. realtà
Holi è un’esplosione di gioia, le strade si riempiono di gulal (polveri colorate), di pichkaaris (cannoni ad acqua colorata) e di un’atmosfera gioiosa e festosa, con musica, danze, risate e tantissimi colori.
Ma ci sono dei “ma”. I festival in India possono sembrare idilliaci e spirituali guardando foto e video e sì, è così. Ma attenzione che le celebrazioni più grandi come Holi (soprattutto in città dove si tengono festeggiamenti famosi come Mathura e Vrindavan) significano anche calca, migliaia e migliaia di persone, insomma il caos totale. Spesso di spirituale rimane poco. L’India è di per sé una meta difficile, dove ogni secondo devi fare i conti con mille stimoli e stress, quindi immagina piccole cittadine come Mathura alla prese con tantissime persone in arrivo per i festeggiamenti di Holi. Il delirio totale.
Inoltre questi giorni sono l’occasione per tutti per fare festa, quindi la maggior parte delle persone saranno affabili e gioiose, ma potrebbero anche esserci persone ubriache o che hanno fatto uso di droghe (in molti festival è diffuso l’uso di bibite con il bhang, un derivato della cannabis). Non vogliamo scoraggiarti nel festeggiare Holi in India, noi l’abbiamo fatto ed è stata una bella esperienza, ma solo farti arrivare in India preparato.
Altra cosa, preparati perché essendo occidentale sarai al centro dell’attenzione, quindi aspettati di camminare e ritrovarti decine di persone che vogliono fare selfie, ti spalmano o tirano il colore addosso senza sosta e bambini che ti buttano gavettoni a tutta velocità. Il modo di festeggiare Holi, oltre alle celebrazioni religiose, è proprio quello di camminare per le strade e colorarsi a vicenda tirandosi i colori o l’acqua colorata. Ma spesso si trovano persone, soprattutto ragazzini, che lo fanno senza nessun criterio, lanciandoti intere bacinella d’acqua a ripetizione o puntando direttamente agli occhi.
Consigli per festeggiare l’Holi in India in sicurezza
- Informati dal tuo hotel o ostello se organizzano una festa privata, magari in un terrazzo per vedere i festeggiamenti dall’alto, o in un cortile. Potrebbe essere un’ottima soluzione per evitare la folla.
- Se vuoi buttarti nei festeggiamenti in strada non andare da solo ma organizzati in gruppo con amici o ospiti dell’hotel in cui ti trovi. Essere in gruppo è fondamentale in caso dovessi avere bisogno di qualsiasi tipo di assistenza.
- Evita i punti dove la calca è più densa. È un attimo che la situazione degeneri, che si possa cadere o scoppi una rissa improvvisa. Quindi rimani defilato in zone dove hai un po’ di respiro.
- Sia per strada che per entrare nei templi dove ci sono i festeggiamenti (come a Mathura e Vrindavan), le file non sono mai ordinate, è normale stare ammassati e spingere. Il nostro consiglio è di evitare gli orari di punta ed arrivare in anticipo rispetto agli orari d’inizio delle celebrazioni (informati tramite l’hotel).
- Se parteciperai alle celebrazioni dentro i templi più famosi nella zona di Vrindavan e Mathura, chiedi di salire sui ballatoi, di solito pagando 500/600 rupie. Le foto dall’alto saranno spettacolari e tu eviterai di rimanere compresso nella folla. Aspettati comunque di essere bagnato e tanta gente per arrivare.
- Proteggi il telefono con una busta impermeabile dalle polveri colorate e dall’acqua.
- Proteggi la macchina fotografica. Esistono in commercio custodie impermeabili apposta, oppure puoi farlo in modo artigianale avvolgendo la macchina in sacchetti di plastica.
- Porta occhiali da sole, li potrai mettere se le polveri ti daranno fastidio agli occhi.
- Non portare altre cose superflue, solo qualche contante e una fotocopia del passaporto protetti in una busta di plastica.
- Non accettare da bere. È sempre una buona abitudine ovunque, ma qui in particolare. Perché come dicevamo sopra, spesso nei festival è usanza bere bibite a base di bhang, un derivato della cannabis (come bhang lassi e bhang thandai). Può succedere che te ne offrano come buon auspicio, ma rifiuta gentilmente dato che non puoi sapere cosa c’è dentro, né in che quantità.
Consigli per le donne
Per le donne che vogliono festeggiare l’Holi in India vogliamo dedicare qualche riga a parte, sempre per cercare di darti informazioni utili e prevenire momenti spiacevoli. Come abbiamo già detto, sarai al centro dell’attenzione in quanto occidentale ed essendo donna ancora di più. Questo porterà i ragazzi a volerti spalmare le polveri colorate in viso (a volte in modo brusco), a chiederti di continuo selfie, a parlare… e in alcune occasioni potrebbero diventare molesti allungando le mani. Qui servono alcuni accorgimenti:
A questo proposito potrebbe esserti utili leggere questo articolo sul viaggiare in India da sola.
- Non andare nei festeggiamenti in strada da sola. Se viaggi da sola chiedi ad altri turisti presenti nel tuo hotel di aggregarti, ce ne saranno tantissimi. Cerca quindi di stare sempre in gruppo.
- Se non hai possibilità di uscire in gruppo ti consigliamo di cercare un hotel che organizzi una celebrazione in forma privata in cortile o in terrazzo.
- Se gli uomini vorranno fare selfie con te decidi tu se dire di sì o di no. Se dirai di sì sappi che in India tra sconosciuti non è comune abbracciarsi o anche solo appoggiare la mano alla spalla, non si usa e in queste occasioni spesso si osano perché per noi è abituale. Se lo fanno, con tono deciso devi dire di no. La foto ok, ma ognuno con le mani a casa sua.
- Nella calca è normale il contatto fisico con gli altri, ma questo non vuol dire che possa essere fatto con malizia e purtroppo può capitare che qualcuno allunghi le mani. Stesso discorso vale per le polveri, che vanno spalmate sul viso e basta, nessuno deve spingersi oltre. Se qualcuno dovesse oltrepassare il limite devi essere assertiva, alza la voce e in modo deciso e fermo esprimi la tua posizione! Questa è una regola molto importante in generale del viaggiare da sola in India. Quando io e Ale abbiamo festeggiato Holi non abbiamo assistito a episodi molto spiacevoli ma la voce l’ho alzata per bene dopo una toccata di sedere.
Come vestirsi durante l’Holi
- Metti vestiti informali e vecchi che potrai buttare se il colore non andrà via. Molti optano per il bianco, si usa per tradizione.
- Copri i capelli con un turbante/sciarpa. In questo modo sarà più semplice lavarli a fine giornata.
- Porta una bandana/scaldollo: può essere utile per coprire la bocca in caso di troppa polvere nell’aria.
- Metti scarpe di gomma, tipo infradito. Le potrai lavare meglio.
- Se andrai dentro un tempio considera che dovrai essere scalzo e data la quantità di persone potrebbe essere utile portare uno zainetto dove mettere le tue scarpe per non perderle.
Dove si festeggia il festival dei colori
Holi è una festività induista che viene celebrata in tutta l’India, Nepal e in altri paesi induisti. In India i festeggiamenti più famosi sono tra le zone più turistiche e quelle legate alla storia di Krishna come Jaipur, Delhi, Agra, Mathura e Vrindavan. Essendo posti più turistici ovviamente sono quelli che richiamano anche più persone e sono più soggetti alla calca.
In ogni caso Holi viene festeggiato in tutta l’India in modo gioioso. Informati in base allo stato e zona in cui sarai perché le date delle celebrazioni possono cambiare in base a tradizioni e usanze diverse.